Le migliori soluzioni per monitorare lo stato delle strutture

Monitoraggio di beni culturali

Negli ultimi anni un interesse crescente è nato nella definizione e applicazione di procedure per la valutazione strutturale e il monitoraggio di monumenti ed edifici storici.

In Italia, le “Linee Guida per la Valutazione e Riduzione del Rischio Sismico del Patrimonio Culturale” (Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per i Beni Architettonici e Paesaggistici, 2007) dedicano il paragrafo 4.1.9 al tema del monitoraggio dei beni monumentali. Viene affermato che “il controllo periodico della costruzione è una pratica fortemente auspicabile poiché rappresenta il principale strumento per una consapevole conservazione, in quanto consente di programmare la manutenzione ed attuare in tempo, quando realmente necessari, gli interventi di riparazione, in caso di danno strutturale, e di consolidamento, finalizzato alla prevenzione”.

Tramite sistemi di monitoraggio specifici per ogni struttura, si possono controllare gli spostamenti e rotazioni “assoluti” e “relativi” in tempo reale (ad esempio apertura di fessure, ribaltamento di pareti), con adeguati sensori che misurino le grandezze correlate ai controlli che si intende effettuare. I dati vengono registrati correlandoli con i parametri ambientali di umidità relativa e temperatura.

All’interno di edifici storici, musei e luoghi d’arte, inoltre, il controllo dei parametri ambientali si rivela necessario per prevenire i principali fenomeni di degrado, quali distaccamento, efflorescenze e subflorescenze, depigmentazione, dilatazioni e restringimenti, fessurazioni e processi chimico-biologici.

Un’unica centralina registra i segnali provenienti dai sensori e permette di monitorare il sistema dal proprio pc, ovunque ci si trovi e in ogni momento.

I principali parametri ambientali posti sotto osservazione costante sono: temperatura, umidità relativa, velocità dell’aria, luce, anidride carbonica.

Ormai l’applicazione del monitoraggio ai beni culturali sta crescendo di anno in anno e il lavoro futuro è quello di pensare alla possibilità di esportare le metodologie adottate negli altri settori sempre più anche all’edilizia storica.

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